Casaloste

Innovazione e tradizione nel Chianti Classico

Un luogo particolare

Casaloste è un’azienda vitivinicola situata nelle colline del Chianti Classico, in località Panzano in Chianti a metà strada fra Firenze e Siena. La Fattoria si estende per circa 18 ha di cui 10,5 coltivati a Chianti Classico e il restante coltivato ad uliveto. Il proprietario, Giovanni Battista d’Orsi, agronomo ed enologo, segue personalmente tutti i processi di vinificazione dalla crescita delle uve all’imbottigliamento. Casaloste offre ospitalità agrituristica nei suoi due appartamenti dislocati nel corpo centrale della casa dove potrete ammirare il dolce paesaggio chiantigiano, visitare città d’arte famose e scoprire vecchi sentieri e antichi borghi medievali.

Competenza e passione sono le fondamenta sulle quali Giovanni d’Orsi e la moglie Emilia hanno costruito la propria azienda. Un percorso che Giovanni d’Orsi ha iniziato con gli studi universitari in Agraria e successivamente consolidatosi attraverso Master di Enologia. Emilia d’Orsi si occupa invece del marketing e degli aspetti commerciali dell’attività.

obiettivo

Vini di alta qualità

Prima azienda ad ottenere la certificazione, Casaloste ha adottato una rigida politica di coltivazione biologica ed è iscritta ai Produttori Biologici della Toscana sotto il diretto controllo dell’ ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale). Ma tutto ciò non basta; il vino, ed il Chianti Classico in particolare, è un elemento vivo, è una creatura dell’uomo e come tutte le cose vive, ha bisogno di amore per poter esistere. Giovanni d’Orsi ha come obiettivo la produzione di Chianti Classico eccelso, e per realizzare tale scopo ha organizzato la sua vita.
Casaloste è la sua unica proprietà dove vive con la sua famiglia che partecipa alla gestione dell’azienda.
Fare vino quindi è il suo unico mestiere e tutto ciò rende l’azienda particolarmente affidabile, sia dal punto di vista della bontà del prodotto nel tempo, che per la sua stabilità: sarà sempre produttore di vino.

il processo produttivo

Dalla vigna alla bottiglia

La pigiatura e la diraspatura si avvalgono di una macchina sofisticata tutta in acciaio inox che consente la variazione sia della velocità che del grado di pigiatura. Il processo di fermentazione avviene solo in serbatoi in acciaio inox a temperatura controllata. L’invecchiamento è sicuramente uno dei momenti più importanti per il vino. Il sapiente utilizzo dei legni di rovere francese permette di poter giustamente equilibrare il sentore del legno con il frutto stesso conferendo al prodotto finale una armonia di sensazioni gusto-olfattive. Durante questa delicata fase l’evoluzione dei vini è seguita costantemente attraverso analisi di laboratorio e assaggi periodici. Dopo l’imbottigliamento, le bottiglie sono conservate in locali a temperatura controllata che consentono al vino di non superare mai la soglia dei 17 gradi, anche in piena estate. Il risultato di tutti questi sforzi è un prodotto di elevata qualità che comunque è in continua evoluzione alla ricerca, vendemmia dopo vendemmia, dell’eccellenza.

Innovazione e tradizione

"Essere piccoli per fare grandi vini"

L’organizzazione produttiva di Casaloste nel suo insieme rispecchia la tipica tradizione toscana con le sue scadenze temporali legate alle stagioni. Nel particolare però le cose cambiano anche radicalmente.

Lo slogan della Fattoria è “Essere piccoli per fare grandi vini”. E’ in questa frase che si racchiude tutta la filosofia produttiva della Fattoria Casaloste.

Essere piccoli permette un accurato controllo delle uve in campo, una corretta potatura delle viti ed un controllo mirato e pronto delle malattie, la scelta del tempo migliore per la raccolta, dei tempestivi interventi. Consente di sfuggire ai tremendi giorni di pioggia durante la vendemmia o di prolungare la maturazione nelle splendide ed assolate ottobrate chiantigiane. E non solo: anche in cantina vengono utilizzati particolari attrezzature, di alta tecnologia e sensibilità, così da ridurre al massimo problemi di stress ai vini. Durante tutto il processo di vinificazione e di invecchiamento e anche nelle fasi successive i vini sono sottoposti a continui ed attenti esami di laboratorio e di controllo qualitativo.

scelta biologica

Amore e rispetto per la propria terra e il proprio lavoro

La scelta dell’agricoltura biologica nasce in seguito agli studi che Giovanni Battista d’Orsi ha intrapreso nel suo percorso all’Università di Agraria e continuati dopo la laurea con il Master su valutazioni d’impatto ambientale.

Con l’acquisto di Casaloste nel 1992, Giovanni ha poi frequentato un Master in Enologia e potuto mettere così personalmente in pratica tutte le sue competenze in materia, decidendo fin da subito di iniziare l’attività produttiva utilizzando metodi di coltivazione biologica.

 

Come agronomo, Giovanni ha sempre ritenuto l’agricoltura biologica un sistema di coltivazione non diverso per finalità di produzione, qualità ed efficienza ,da quello convenzionale ma che segue una scala di priorità organizzata per risultare assolutamente compatibile con l’ambiente in cui opera.

Le regole principali di coltivazione si possono riassumere in: utilizzo di pratiche colturali che tengano conto della struttura e degli equilibri del terreno; uso di fertilizzanti di natura organica; esclusione di prodotti di sintesi chimica. La certificazione presso enti riconosciuti dai governi dell’UE di fatto attesta la regolarità delle pratiche di agricoltura biologica.

Importante è sotto lineare che l’agricoltura biologica non rinuncia al progresso tecnologico e alla ricerca scientifica ma coniuga efficienza di produttività e qualità con l’equilibrio ambientale e la sostenibilità.

Una scelta questa, considerata all’epoca coraggiosa: prima Azienda biologica certificata (1994) di Panzano in Chianti e fra le prime anche nell’intero territorio del Chianti, la scelta del Bio è stata una vera sfida.

La convinzione dell’importanza dell’utilizzazione di metodi di agricoltura biologica sul territorio, è stata poi condivisa con altre Aziende produttrici di Panzano, con cui Casaloste ha costituito l’Unione Viticoltori di Panzano.

L’Unione, nata nel 1996, lega principalmente i produttori in un vincolo di amicizia, condividendo gli stessi obiettivi di qualità dei prodotti e del rispetto dell’ambiente pur mantenendo ognuno la propria identità.

Questo impegno comune ha portato al riconoscimento di Panzano come eccellenza nella produzione biologica con circa il 90% della superficie vitata di Panzano certificata Bio.

Nell’ambito della sostenibilità e del rispetto ambientale , l’Unione Viticoltori ha finanziato la nascita della Stazione Sperimentale SPEVIS, una struttura privata che studia avanzate soluzioni e strategie che permettano di limitare l’uso di insetticidi nella gestione dei vigneti Bio.

Sono partiti difatti da Panzano in Chianti i primi monitoraggi , rilevamenti dati meteorologici , controlli e sperimentazioni nel territorio, con l’intento di osservare eventuali criticità e prevenirle utilizzando solo metodi di agricoltura biologica.

Il coordinamento fra le Aziende, si concretizza attraverso l’invio via mail di bollettini tecnico-pratici con i suggerimenti sugli interventi da fare in campo .

Un lavoro di squadra che aiuta i produttori a mantenere un più attento monitoraggio in campo e a trovare soluzioni eco-compatibili , i cui benefici si riflettono sul valore dei prodotti ottenuti.